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Del Vecchio non basta

  • www.orange11.it
  • 22 gen 2018
  • Tempo di lettura: 3 min

Il girone d'andata per gli orange si chiude con una sconfitta che lascia l'amaro in bocca, non tanto per il punteggio finale, quanto per essere andati ad un soffio da una piccola impresa. Un 2018, quindi, che non nasce sicuramente sotto una buona stella ma che lascia comunque delle buone speranze che fanno da contraltare al rammarico per l'ennesima sosta invernale gestita nel peggior modo possibile.

Orange allo sbaraglio - L'inizio di serata per gli orange non è sicuramente dei più semplici. Il forfeit di Mister Fillia consegna il timone della squadra a Mister Matraxhia che si ritrova subito a gestire emergenze di ogni genere. Si parte con l'ora sbagliata: la partita è in programma alle 18:30 ma l'O11 è convinto che sia alle 19:30. Gli orange riescono comunque a riorganizzarsi e a scendere in campo con un ritardo entro i limiti del regolamento.

Mister Matraxhia applica le direttive di Fillia e disegna il 4-3-3 preferendo Prudente centrale di difesa e Di Giacomo terzino destro; con Schioppa in cabina di regia. Davanti il tridente è composto da La Gamba, Lion e Lagrasta; mentre in panchina si rivede bomber Bertello, al rientro dopo 4 mesi di stop per l'infortunio al ginocchio.

Ritmo sudamericano - Il primo tempo è un monologo del Colombia Calcio Turin. Il 4-2-3-1 dei sudamericani è una macchina molto ben oliata, che esprime un gioco ritmato con una fitta rete di passaggi alla ricerca delle imbeccate centrali o dei cambi campo a sfruttare le doti tecniche dei propri esterni. Gli orange passano i primi 35' in apnea totale, cercando con le buone e (soprattutto) con le cattive di restare in parità.

I padroni di casa ci mettono pochi minuti a sfiorare il gol. L'esterno destro è troppo veloce per Tessa e dopo aver sorpreso anche Di Viesto (graziato dall'arbitro che non vede il suo fallo da rigore) mette in mezzo per il tiro a rimorchio sul quale Di Giacomo è provvidenziale. Nei minuti seguenti per due volte Ravetto e i suoi colleghi vanno in confusione con la velocità dell'attaccante colombiano e prima regalano un corner, poi è lo stesso estremo difensore orange a meritarsi l'ammonizione per un fallo fuori area.

Ravetto ha modo di rifarsi opponendosi alla grande a due insidiosi tiri dal limite; prima di sfiorare nuovamente la frittata mancando la presa su punizione, graziato dall'incredibile errore sotto misura dei sudamericani.

La partita si sblocca - Nella ripresa Mister Matraxhia stravolge gli orange inserendo Peluso per uno spaesato Lion e passando al 4-3-1-2 con Schioppa al centro della difesa; Prudente terzino destro; Lagrasta in regia e Peluso sulla trequarti a ispirare la coppia La Gamba - Di Giacomo. Non c'è però il tempo di apprezzare il cambio tattico che il Colombia trova il meritato vantaggio: black-out totale della retroguardia orange che si fa bruciare dall'attaccante che piomba sul cross radente e insacca l'1-0.

Il vantaggio appaga i padroni di casa che chiamano il time-out e si riorganizzano in modalità "gestione". Gli orange trovano così ossigeno e spazio per organizzare la risposta, affidandosi ai lanci di Lagrasta per la testa di Di Giacomo e la velocità di La Gamba. Con il doppio riferimento in attacco l'O11 appare potenzialmente più pericoloso, ma le occasioni latitano. La prima buona occasione per gli orange la confeziona Bucci che trova l'imbucata per La Gamba che elude il fuorigioco ma viene fermato dall'ottima uscita di piede del portiere.

Finale di fuoco - Per gli ultimi 10' Mister Matraxhia prova il tutto per tutto inserendo Fusco e Del Vecchio per Prudente e Bucci; mentre il mister sudamericano chiede ai suoi di rialzare il numero di giri per chiudere la partita.

Le premesse per il gran finale ci sono tutte e le attese vengono ripagate perchè Del Vecchio si conferma spietato in zona "cesarini" e va a insaccare l'1-1 dopo i tentativi in successione di Brogna e La Gamba.

I 6' di recupero (forse eccessivi) decretati dal direttore di gara trasformano il Rapid in una bolgia. Mister Matraxhia si gioca anche la carta Bertello (fuori Di Giacomo), ma il Colombia torna a giocare su ritmi fuori portata. Ravetto si supera per due volte nel giro di pochi istanti, prima che sia l'arbitro a graziare gli orange non vedendo un evidente tocco di mano di Fusco in area di rigore.

Il forcing sudamericano scardina il fortino all'ultimo minuto di recupero: Ravetto si supera per evitare l'autogol di Di Viesto ma nulla può sul comodo tap-in dell'attaccante.

La torcida dei cafeteros non riesce nemmeno a terminare il suo coro di festeggiamento che è nuovamente tempo di esultare. Ravetto intuisce ma non arriva sul calcio di rigore provocato da un fallo di Di Viesto che aveva atterrato l'attaccante lanciato in porta.

Finisce così 3-1 per il Colombia Calcio Turin che legittima una supremazia atletica e tecnica a larghi tratti evidente.

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