top of page

Il Natale è orange

  • www.orange11.it
  • 22 dic 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Ormai si può parlare di certezza: l’ultima partita prima della pausa natalizia è un feudo orange. Nelle 7 stagioni disputate l’O11 non ha mai perso la partita di chiusura dell’anno solare e anche quest’anno non ha fatto eccezioni.

Gli orange si presentano sfavoriti sulla carta e in piena emergenza numerica. Mister Fillia, infatti, può contare su soli 13 uomini per affrontare il San Remigio, secondo in classifica, ma alla ricerca dei tre punti per restare in scia al RomTime (sconfitto a sorpresa dal Real Torino) e tentare poi il sorpasso nel recupero da giocare.

Fillia è così costretto a rispolverare il 3-5-2 con una difesa inedita e raffazzonata. Davanti a Ravetto, infatti, si schiera per la prima volta il terzetto formato da Fusco-Gattari-Di Giacomo; protetto dall’altrettanto inedita linea mediana composta da Sardelli e Brogna, con La Gamba e Lagrasta esterni; Peluso trequartista a ispirare il tandem d’attacco Bertello-Centamo.

4^rete stagionale per Lagrasta, trascinatore di questa prima parte di stagione

Il terreno di gioco completamente ghiacciato rende estremamente difficoltoso il gioco manovrato ma si intuisce subito che gli orange sono scesi in campo più determinati e affamati di punti. Se Bertello e Centamo accusano qualche problema di equilibrio in fase di conclusione, lo stesso non lo si può dire di Lagrasta che dalla distanza sblocca il risultato con l’ennesima prodezza balistica della stagione.

Il primo tempo vede gli orange controllare il vantaggio senza particolari problemi, con i padroni di casa che si affidano solamente al lancio lungo e alle proteste reiterate.

Nella ripresa gli orange accusano il costante e lento calo fisico, mentre il San Remigio inizia a trovare lo spazio per costruire qualche manovra interessante. I pericoli per Ravetto sono però limitati ad un’unica grande occasione, con l’attaccante di casa che dimenticato da solo nell’aria piccola centra in pieno il palo con un comodo colpo di testa. Se da un lato gli orange difendono con le unghie e con i denti la propria trequarti, la stessa cosa non si può dire della fase offensiva dove le idee sono affidate solamente alle iniziative personali. Su una di queste, però, Bertello va ad un soffio dal raddoppio, con il suo tiro che lentamente si spegne a lato del palo.

Al triplice fischio esplode la gioia per il ritorno alla vittoria degli orange che restano appesi al treno della salvezza, mentre i padroni di casa non solo perdono l’occasione di avvicinare la vetta, ma vengono anche raggiunti dallo Sportinsieme Piobesi al 2°posto.

L’O11 dopo i segnali di ripresa delle partite scorse, sempre condizionati da cali fisici e mentali disastrosi, è finalmente riuscito a giocare una partita in maniera perfetta. Nonostante il calo fisico nel secondo tempo e i tanti problemi legati alla formazione, la squadra ha dimostrato una tenuta e una forza mentale lodevoli. Una prestazione simile in questa stagione la si era vista solamente nella vittoria esterna contro l’Orasport BVC.

Ora Mister Fillia e i suoi uomini dovranno essere bravi e determinati nello sfruttare il momento positivo e non sprecare tutto in questa pausa natalizia. Perché se è vero che gli orange non hanno mai perso l’ultimo appuntamento di dicembre, dall’altro canto le seconde metà delle stagioni sono sempre state peggiori delle prime. Nel 2013/14 gli orange collezionarono 15punti nel girone di ritorno, a fronte dei 20 dell’andata; nel 2014/15 14 contro 17; per concludere con la scorsa stagione dove i punti da gennaio in poi furono solamente 7 contro i 19 dell’andata. Il motivo di questo crollo è facilmente spiegabile con la totale inattività della squadra durante la pausa invernale, che consegna al rientro una formazione con deficit atletici e di concentrazione impressionanti. Se poi contiamo che quest’anno a gennaio ci saranno da giocare ancora ben 2 giornate del girone d’andata, ecco che lo spauracchio retrocessione torna a fare paura.

Diciamo che annullare l’allenamento di questa settimana non è proprio il primo passo per invertire questa tendenza storica!

Comments


bottom of page