Analisi di un disastro
- www.orange11.it
- 20 mag 2016
- Tempo di lettura: 5 min
La stagione appena conclusa è stata per tanti aspetti la peggiore della storia degli orange e analizzare le cause è questione piuttosto complicata.
PREPARAZIONE ATLETICA Gli orange sono sempre stati una squadra dal tasso atletico non eccelso, ma quest'anno le cose sono andate peggio del previsto. L'età media dei 25 tesserati si attesta a 31,44, sicuramente una delle più alte del girone, ma non è questo l'unico motivo. L'O11 si è presentato all'esordio il 26 settembre con soli quattro allenamenti nelle gambe, quindi, in totale assenza di preparazione atletica. I risultati hanno così rispecchiato la condizione atletica della squadra e solamente dopo un mese abbondante di partite (5 partite tutte perse) le prestazioni hanno iniziato a decollare, così come la posizione in classifica.
ADDII E INFORTUNI Che questa stagione non fosse nata sotto una buona stella lo si era intuito già in estate. Alla vigilia del ritrovo di settembre arriva l'annuncio dell'addio di Zarcone, uno dei pilastri della squadra e perno imprescindibile del centrocampo orange. E questo sarà solo il preludio di una lunghissima lista di abbandoni e infortuni gravi che a maggio toccherà quota 7 e costringerà la società a intervenire sistematicamente sul mercato allungando la rosa della squadra fino a 25 giocatori. Se la stagione di Zarcone non è mai iniziata, non è andata molto meglio ad un altra colonna orange: Davide De Rinaldis che collezionerà solo 6 scampoli di partite. Dopo un infortunio muscolare alla prima giornata, ritorna alla 4^partita dove per uno scontro con Rossi riporta una brutta ferita allo zigomo. Da li la decisione di lasciare la squadra, salvo poi tornare nel finale di stagione a dar manforte a una formazione in piena emergenza.
Alla 5^giornata si ferma anche Rossi, che dopo un anno di stop era ritornato con autorità a comporre una difesa di ferro con Potenza e Di Viesto. Anche questi ultimi due non completeranno la stagione: Potenza lascerà la squadra in inverno per motivi di lavoro, mentre Di Viesto stacca la spina a inizio febbraio per vari problemi sfociati in uno scontro verbale con Mister Fillia.
Se la difesa resta con solo Brossa e Fusco difensori di ruolo, non va molto meglio al parco attaccanti. All'ultima giornata dell'andata Cammalleri riporta la frattura del legamento crociato, infortunio che lo esclude dai giochi per almeno un anno. Nella stessa partita si farà male anche Matraxhia e qualche settimana più tardi De Rinaldis Luca, anche se con infortuni di entità minore.
Dulcis in fundo a sole due giornate dal termine della stagione gli orange perdono anche il centrocampista Schioppa che durante un allentamento riporta la rottura del legamento crociato: anche qui si parla di un'assenza a lungo termine che colpirà anche la prossima stagione.
SENZA DIFESE Come già detto le assenze pesanti si sono concentrate in particolare sul reparto difensivo. Di Viesto, De Rinaldis Davide, Potenza e Rossi sono state perdite pesantissime per un reparto che da sempre è stato uno dei punti forti di questa squadra. Mister Fillia è dovuto ricorrere a più di un espediente per poter mettere una pezza a questo vuoto ma nè l'arretramento di Gattari Roberto nè gli innesti di Ravetto, Benvenuto, Stamerra, Pischedda e Gattari Daniele sono riusciti a garantire solidità e continuità al reparto. Con 51 reti al passivo gli orange sono la 3^peggior difesa del campionato. Se contiamo le 3 reti subite contro il San Salvario, poi cancellate dalla vittoria a tavolino, il conto sale a 54, ovvero la 2^ peggiore difesa dietro solo al Seal82 ultimo in classifica.
INCUBO RITORNO Al giro di boa gli orange arrivano in 5^posizione, ad un solo punto dalla zona play-off. Dopo un inizio terribile, la squadra inizia a prendere forma e sicurezza e con 5vittorie di fila (più una a tavolino) le aspettative iniziano ad essere alte.
Nelle tre settimane di sosta gli orange però ricadono nell'errore commesso a settembre. Stop degli allenamenti, inattività totale e il 2016 diventa presto un incubo ad occhi aperti. In tutto il girone di ritorno l'O11 colleziona una sola vittoria, 4 pareggi e ben 8 sconfitte. Solamente grazie ai 19punti conquistati nel girone d'andata e al grande vantaggio accumulato sulla zona retrocessione gli orange raggiungono la salvezza.
Ma è una salvezza molto più risicata e meno meritata di quello che sembra. Togliendo i 3 punti conquistati a tavolino contro il San Salvario, gli orange hanno conquistato sul campo 23punti, solo uno in più del San Martino retrocesso all'ultima giornata. I 26punti messi a referto quest'anno sono addirittura meno dei 28 con cui gli stessi orange retrocedettero nella stagione 2012/13. Con 14 sconfitte (15 sul campo) gli orange sono la terza squadra più battuta del campionato a pari merito con il Valsalice Alfieri penultimo.
Prendendo in considerazione il solo girone di ritorno, gli orange insieme al Seal82 sono le due squadre ad aver fatto peggio: solamente 7 punti. Ma mentre il Seal82 è passato dai 6punti dell'andata ai 7 del ritorno; gli orange sono passati dai 19 a 7, con un passivo che nessun altra squadra ha registrato.
SPOGLIATOIO SCRICCHIOLANTE Nelle 5 stagioni passate la squadra ha attraversato momenti felici e altri bui, con la costante sicurezza di un gruppo solido e ben affiatato. Nello spogliatoio orange la "vecchia guardia" era sempre riuscita a accogliere e a trasmettere i propri valori a tutti i nuovi arrivati, dando continuità e nuova forza al gruppo.
Durante questa stagione, però, qualcosa sembra essersi incrinato e le motivazioni possono essere molte. Sicuramente i tantissimi abbandoni di membri fondamentali per gli equilibri dello spogliatoio (capitan Di Viesto e De Rinaldis su tutti) e la continua ricerca forzata di nuove forze ha fatto perdere un pò di compattezza alla squadra.
Non può però essere attribuito tutto a questo aspetto e due partite su tutte hanno messo a nudo i problemi di gestione di un gruppo non più coeso: le sconfitte contro Filocontinuo e Carrozzeria City Car. Nella prima capitan Di Viesto ha abbandonato il campo dopo una sfuriata con Mister Fillia e a fine partite la tensione è sfociata in una rissa verbale tra De Rinaldis Luca e Fabbris. Nella seconda, il passivo di 6-0 ha fatto saltare i nervi a Gattari Roberto e De Rinaldis Davide che a più riprese hanno perso il controllo negli ultimi minuti del match.
I tanti allenamenti annullati e le poche presenze alla vita attiva dello spogliatoio devono far riflettere tutti: Mister Fillia, i senatori della vecchia guardia e i nuovi arrivati affinchè si ritorni tutti a remare nella stessa direzione.
IL FUTURO Il campionato è così finalmente finito e ora tutti possono tirare un pò il fiato. L'arrivo dello sponsor è sicuramente un toccasana sia per l'aspetto finanziario della società, sia perchè può aiutare moltissimo a ricompattare i ranghi di uno spogliatoio da ricostruire.
Gli addii confermati di capitan Di Viesto e dei fratelli De Rinaldis sono macigni pesanti, ma la speranza è sempre quella di poterli recuperare tra qualche mese.
Ora allenatore e giocatori dovranno sfruttare questi 4 mesi senza la pressione del campionato per poter gettare delle solide fondamenta per la prossima stagione. Non bisogna ricadere nell'errore di fermarsi e aspettare. Oltre a ricompattare il gruppo, è obbligatorio trovare sul mercato le pedine mancanti per lo scacchiere di Mister Fillia: tutti i reparti ad oggi risultano deficitari sia numericamente che qualitativamente e sarà vitale integrare gli acquisti il prima possibile per non presentarsi a settembre con una rosa incompleta.
Inoltre sarà cruciale dedicare la fine di agosto e l'inizio settembre per una preparazione atletica degna di tale nome. Senza questa ci saranno tutti i presupposti per assistere a una seconda sciagurata stagione.
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