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Secondo tempo da veri Orange, ma la Carrozzeria vince con cinismo

  • Immagine del redattore: Elia M.
    Elia M.
  • 14 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

Altro giro, altra corsa.

Dopo la notizia, arrivata in settimana, della vittoria a tavolino contro il Falchera, gli Orange giungono al Venere di Nichelino per affrontare la rognosa trasferta contro la Carrozzeria City Car.

Mister Fillia schiera la squadra con il consueto 4-3-3: Provenzano in porta sostituisce l’indisponibile Moscarola; in difesa troviamo Matino, Rondina, Gattari e Cavallo. A centrocampo Schioppa, Sardelli e Ancarola, mentre in attacco vengono confermati Picioraga, Bertello e Zidany.

La partita parte subito con gli Orange che provano a giocare la palla con coraggio, sviluppando centralmente per poi allargare sulle fasce, dove Cavallo e Matino mettono qualche buon cross, sui quali però i compagni non riescono a finalizzare.

Nonostante ciò, sono proprio gli Orange a trovarsi in svantaggio dopo dieci minuti: impostazione dal basso con Gattari che prova ad allargare verso Cavallo, pallone intercettato dall’avversario, cross dal fondo e il numero 9 della Carrozzeria, da due passi, segna il gol del vantaggio.

Gli Orange accusano il colpo e, dopo neanche un minuto, subiscono il raddoppio: su una palla contesa dopo il rinvio del numero 1 avversario, la sfera rimane lì e il numero 10 della Carrozzeria trova un autentico capolavoro, calciando da poco prima della trequarti e sorprendendo Provenzano, che non si aspettava un tiro da quella distanza.

Capitan Gattari e compagni, visibilmente abbattuti, provano comunque a rimanere in partita: Bertello cerca di dare la scossa con due tiri ravvicinati, poi è Schioppa a provarci di testa. Verso la fine del primo tempo, la partita si incattivisce per la serie di falli subiti e le provocazioni avversarie, fino al duplice fischio che manda le squadre al riposo.

Il secondo tempo degli Orange inizia con un altro piglio: la squadra rientra in campo con la voglia di recuperare la partita. Buone trame di gioco e possesso palla, mentre gli avversari si affidano sistematicamente al lancio lungo. Entrano Di Giacomo per lo sfortunato Contrafatto (la sua partita dura appena tre minuti, era subentrato a Matino) e Lagrasta per Zidany. Le occasioni arrivano e il portiere avversario si supera con un doppio miracolo su Bertello.

È Schioppa a trovare la rete del 2-1: dribbling al limite dell’area e tiro piazzato sul secondo palo. La Carrozzeria si abbassa ancora di più nella propria area di rigore, cercando di spezzettare ogni trama di gioco con falli sistematici e lanciando lungo per i propri attaccanti. Su uno di questi lanci, la palla arriva sulla fascia, cross in mezzo, il numero 9 salta tra Rondina e Gattari e la sfera finisce di poco alta.

Gli Orange continuano a spingere e, nel momento di maggiore sforzo e pressione, subiscono la rete del 3-1, con il numero 9 in evidente posizione di fuorigioco. Nel tentativo di riacciuffarla, gli Orange si espongono ai contropiedi avversari e incassano anche la rete del 4-1 finale, su rigore concesso per un contatto spalla a spalla tra Cavallo e il numero 9 avversario.

Dopo un primo tempo nervoso, in cui la squadra — dopo i due gol subiti — non sembrava in grado di reagire, nel secondo tempo spirito e voglia non sono mancati. È da qui che bisogna ripartire per le prossime partite.

 
 
 

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