Orange11-Pulse: le pagelle
- Titan Cruel
- 18 giu 2018
- Tempo di lettura: 5 min
Del Vecchio - Sardelli ovvero gli Holly e Benji orange: uno segna tanti gol, l'altro blinda la porta come una saracinesca. Peccato che Mister Fillia continui a schierarli a ruoli invertiti in lode al calcio totale tanto caro agli oranje degli anni '70. E così ti ritrovi Del Vecchio tra i pali che non appena intravede la sua porta fa di tutto per segnare (vedi schiacciata alla Andrea Zorzi che vale l'1-1) e Sardelli in attacco che spazza l'area del Pulse meglio della Bora a Trieste. E' evidente che invertendo questi due calciatori nello scacchiere orange la partita sarebbe finita 4-1. C'E' QUALQUADRA CHE NON COSA
Prudente: il bullismo paga e lui ne è la dimostrazione. Dopo essere stato vessato da Di Viesto in ogni modo possibile e immaginabile, lui si toglie la soddisfazione di andare in rete prima del suo capitano: Di Viesto resta così l'unico orange ad aver disputato più di una stagione a non aver ancora fatto gol. E il fatto che lui abbia segnato di testa dall'alto del suo metro e un'anguria ha una sapore ancora più vendicativo TARANTINO
Di Viesto: il tempo passa e lui continua ad evolversi (e a non segnare, citazione aggiunta da Prudente). Una volta era un difensore sanguinario che mieteva tibie e peroni senza mai lasciar passare un pallone e collezionando cartellini rossi come francobolli. Oggi il capitano non solo si è fatto scippare un pallone incredibile al limite dell'area (parato da Del Vecchio con l'agilità di un carrello della spesa), ma si è anche fatto prendere letteralmente a schiaffi dall'attaccante, facendolo espellere con calma serafica e grande lungimiranza MAHATMA MARCELLO
Schioppa: parlare della sua partita sontuosa sarebbe superfluo, perchè il meglio lui lo da con i suoi sogni premonitori. Giovedi durante il riscaldamento sussurra a Gattari "Finalmente la difesa è al completo e potrò giocarmela a centrocampo": dopo 45' Gattari si ritrova steso a terra con la carriera appesa ad un filo. Venerdi sera in ritiro dopo che il ginocchio di Bertello resta bloccato lui inizia a praticare un'abile manovra osteopatica: dopo 2 ore dal CTO arriva la notizia che Bertello ha il crociato rotto. Sabato si avvicina a Lion che si appresta a battere una punizione dal limite: il pallone si stampa sull'incrocio al minuto 70. STATEVE ACCUORT
Di Giacomo: l'esterno torna finalmente a frequentare Orangello e i risultati si vedono. Nonostante i 45° all'ombra del Paradiso e la notte brava in quel del CTO con Bertello regge tutta la partita garantendo un'ottima dose di corsa e energia. La nota negativa è che a forza di giocare a calcio/pingpong sa solo più fare pallonetti di 60cm come nell'occasione in cui appoggia nelle mani del portiere la palla del possibile ko DELICATISSIMO
Lion: il profumo dell'estate e l'avvicinarsi del calciomercato trasformano radicalmente il nuovo metronomo orange. Nelle ultime partite è riuscito a prendere in mano le geometrie della manovra, peccato che le sue prestazioni non abbiano solo attirato gli osservatori ma anche lo sguardo di Schioppa. E così l'oracolo posa la sua mano onnipotente su di lui al 70' e quella traiettoria che sembrava perfetta termina sull'incrocio infrangendo i sogni di gloria SCHIOPPATO
Lagrasta: nonostante venga confuso per un dispettoso gnomo irlandese dai bambini in tribuna, lui è un ragazzo estremamente romantico e lo dimostra subito. Non potendo scrivere una frase per l'amico Bertello sul proprio k-way, decide di calciare "alla Glauco" il rigore facendoselo parare. Fortunatamente l'arbitro intuisce le sue buone intenzioni e gli concede la ripetizione che questa volta spedisce in fondo al sacco CUCCIOLONE => Peluso: i Foo-Fighters avevano preparato due sorprese per i fan di italiani nella data di Firenze: le presenze dei Guns N'Roses e di Peluso. Così lui ha dovuto saltare allenamento e ritiro per poter accontentare i rocker di Seattle che hanno contraccambiato dandogli uno strappo fino al Paradiso con il loro motorhome. Ovviamente il viaggio ha provato il fantasista orange che comunque entra in campo giusto per timbrare il cartellino n°179 SPECIAL GUEST
Brogna: dopo aver passato il venerdi sera a girovagare tra Lo Scudiero e Orangello con la sua Panda bianca, si presenta al campo con la solita verve e grinta. Pronti e via si procura il rigore che vale l'1-0. Il resto del tempo lo passa a correre sul desertico prato del Paradiso, ingaggiando duelli all'arma bianca con ogni avversario. Tra uno scontro e l'altro trova anche le energie per sproloquiare con gli amici immaginari che di tanto in tanto gli si palesano davanti CAVALIERE ERRANTE
Tessa: per fare la sua pagella potrei prendere quella di Di Giacomo e scriverla all'opposto: sarebbe però troppo banale dire che da quando non frequenta Orangello la sua dinamicità stia calando vistosamente. In realtà sta solo seguendo le orme del suo mentore Fusco. Così dopo aver acquistato il costumino da mare sta iniziando a scattare in modalità "moviola". Da scoprire se il prossimo passo sarà l'acconciatura o l'unghia nera del pollicione. IL FUSCO DEL 3000 => La Gamba: reduce dal lungo infortunio al ginocchio, torna in campo in tempo per procurarsene un altro speriamo non altrettanto grave. Come disse Schioppa qualche giorno prima "La verve di La Gamba ci servirà come il pane": detto-fatto INCROCIAMO LE DITA
Centamo: anche lui come Lion sta finalmente alzando il livello delle sue prestazioni. Il segreto pare sia quello di immergersi nel deep-web a vedere filmati di ogni genere. E' così infatti che affronta l'intero ritiro del venerdi, spaziando dai video degli scarici motocliclistici a quelli delle gang afroamericane che si sparano per le vie di New Orleans. E' lui l'autore dell'unico tiro orange che ricorda quello di un giocatore di calcio, peccato che fosse in fuorigioco CR-TUBE
Fillia: vive la partita con trasporto e pathos d'altri tempi. Come un pensionato piazzato davanti alla maratona elettorale di Enrico Mentana, rimane ipnotizzato dalla partita vivendola col cuore in gola. E' talmente rapito dalle gesta dei suoi che si dimentica dei ragazzi che ha mandato a scaldare al minuto 27 del primo tempo. Si ricorda di loro solamente al 30° della ripresa e quando si gira sono rimasti in vita solo Peluso e La Gamba che getta nella mischia per il forcing finale PASIONARIO
Bucci: ricompare al Paradiso dopo aver trascorso le ultime 3 settimane nella toilette del Campus Einaudi. Essendo già fortemente debilitato si salva dalla sciagura del riscaldamento eterno TENDERLY
Matraxhia: è lui la prima vittima del riscaldamento prolungato. Per l'emozione di essere chiamato a scaldarsi da fondo a tutte le sue energie, passando a miglior vita al 12°della ripresa. Sembra che in preda alle convulsioni premorte abbia rinnegato il suo credo per CR7 esprimendo amore eterno per Messi BUON LADRONE
Mantovani: la sua prestanza atletica gli permette di vivere più a lungo di Matraxhia durante il riscaldamento. Prima di trapassare registra il Guinness World Record nella categoria "km percorsi nel riscaldamento senza entrare in campo" MENNEA
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