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Disfatta orange

  • Karl Skincats
  • 21 ott 2015
  • Tempo di lettura: 3 min

La partita di ieri sera vedeva contrapposte due squadre che non si incontravano da un po'; il San Salvario ancora imbattuto cercava di dare continuità ai propri risultati, mentre gli Orange dovevano assolutamente muovere una classifica problematica.

I 'Rossi' proponevano una formazione molto giovane, gli Orange si schierano con il 4 3 3 che ben aveva figurato con lo Sportinsieme Piobesi. Formazione composta da Del Vecchio, De Rinaldis, Rossi, Di Viesto, Di Giacomo, Gattari,Sardelli,Schioppa,Bertello,Cammalleri, Fabbris. In panchina: L. De Rinaldis, Matraxhia, Peluso, Brossa, Lagrasta e Fusco. L'allenatore è come sempre Mister Fillia.

La partita inizia come la si era immaginata, campo piccolo e dai rimbalzi imprevedibili e quindi si predilige la palla lunga in fascia al palleggio corto. Per gli Orange è subito festa: dopo 5 minuti da un calcio d'angolo Cammalleri si ritrova una ottima palla che finalizza bene di testa ,complice anche l'approssimativa marcatura degli avversari e fa subito 0-1.

Il primo tempo è un monologo Orange, lo 0-2 tarda poco ad arrivare, incursione sulla destra, palla dietro a Schioppa che arriva dalle retrovie, prima colpisce il palo interno, poi sulla stessa palla trova la ribattuta giusta e insacca.

Sembra tutto troppo facile per gli Orange, gli avversari hanno un paio di occasioni su un paio di calci piazzati dal limite, ma sono in totale confusione. In un altro paio di circostanze gli Orange sprecano il colpo de KO e il primo tempo si chiude sullo 0-2 Orange.

Il secondo tempo vede subito la sostituzione di Cammalleri e Di Giacomo, che tanto bene aveva fatto: Bertello va a fare la punta, entra Peluso che si sistema tra le linee e Brossa va a fare il terzino destro. La formazione passa ad un 4-4-1-1.

Sia il nuovo modulo, sia il fatto di aspettare un avversario che fino a li non aveva veramente neanche sfiorato la porta di Del Vecchio, fa andare in bambola gli Orange. Il nuovo centrocampo, con Gattari esterno e Sardelli e Schioppa che si abbassano troppo sui difensori regala il centrocampo agli avversari, che iniziano a prendere morale e a giocare palla a terra. Gli Orange perdono almeno 15/20 metri di campo e su un terreno di gioco cosi' piccolo questo è imperdonabile. L'1-2 arriva su un calcio di punzione in area che un 'Rosso' gira senza convinzione verso la porta Orange e Del Vecchio incredibilmente si fa beffare da un pallone che ballonzolava rasoterra dalle sue parti.

L'1-2 non fa che accendere gli avversari e demotivare gli Orange; al 10 minuto purtroppo De Rinaldis D esce dopo un brutto scontro ed è costretto ad andare in ospedale per un brutto taglio allo zigomo.

Partita che continua, intanto escono appunto De Rinaldis D, entra Fusco, e poi Sardelli, sostituito da Lagrasta.

La partita diventa nervosa,con pochi spunti calcistici e molte parole, calcetti e interruzioni arbitrali.

La supremazia territoriale è però sempre del San Salvario: da una rimessa dal fondo orange Rossi pasticcia al limite; il tiro da fuori, anche questo di modesta fattura tecnica, beffa Del Vecchio per la seconda volta, ed una partita 'chiusa' si trasforma in una disfatta sportiva orangica.

Il 2-2 innervosisce ancora di più gli Orange che non hanno proprio più idea di cosa fare, Fabbris è l'unico che partendo palla al piede contro tutti cerca di spronare i compagni. Sul finale il 'dramma' si compie, bella incursione del San Salvario, Rossi stecca l'attaccante del San Salvario con conseguente calcio di rigore trasformato con freddezza dal capitano.

Il 3-2 del San Salvario rianima gli Orange che si riversano in attacco e prima si vedono negato un evidente rigore dall'arbitro, poi gliene viene fischiato uno molto dubbio all'ultimo secondo.

Rigore che, per essere una serata non grigia ma nera, viene calciato fuori da Lagrasta, e gli Orange inanellano la quarta sconfitta consecutiva.

Una partita che dir strana è poco: gli errori del portiere Orange hanno pregiudicato il risultato, è vero. Ma un cambio così repentino di approccio alla partita è inspiegabile. Gli Orange hanno paura di vincere per ora, e finchè in vantaggio lo spirito sarà quello di difendere il risultato acquisito, dato che a questi livelli qualsiasi scompenso tecnico o tattico può cambiare la partita, sarà difficile ottenere qualcosa. Gli Orange difendono bene quando giocano la palla, chiudersi dietro non può fare altro che dar morale agli avversari. E soprattutto è impensabile chiudersi per 35 minuti. La partita non è neanche lontanamente vicina alla sua conclusione.

Con un po' più di coraggio, sacrificio e lavoro da parte di tutti qualche punto in più lo si farà.

E sabato si riparte di nuovo dallo zero a zero. NON IMPORTA CONTRO CHI, ma gli Orange devono fare quello che sanno fare meglio: giocare la palla e mettere pressione.

 
 
 

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