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Le pagelle della grigliata orangica

  • marcello78
  • 19 lug 2015
  • Tempo di lettura: 4 min

Di Viesto: organizzatore e main sponsor della giornata, mette a disposizione la location e un intero week-end del suo tempo per rendere tutto perfetto. Poteva essere la sua giornata di gloria se non fosse affetto da “allattofobia”: la moglie di Gianluca gli allatta in faccia ogni 30” e lui è costretto a giocare a nascondino per il resto della giornata. NO AL LATTOSIO SI A VALSOIA

Fusco: trovarlo alla griglia sprovvisto del suo solito grembiule con dildo incorporato spiazza anche i migliori bookmakers, ma questo resterà l’unico neo della giornata. Gli insulti e le richieste di denaro non mancano mai tra un’ingrigliata e l’altra. Soggioga e schiavizza il povero figlioletto obbligandolo a turni disumani alla brace in modo da ritagliarsi minuti preziosi per prendere a calci nei polmoni Glauco e per insultare Antonio: saranno loro un domani a ereditare tutti i suoi averi. BABBO BASTARDO

Del Vecchio: si presenta con un fisico degno del Mago Oronzo con l’aria di chi sta per appendere definitivamente le scarpe al chiodo, ma la sua giornata svolta alla notizia che Andrea non farà parte della rosa 2015/16. Da quel momento brinda con ogni bevanda possibile e ordina online 356 pancere del dottor Gibaud per nascondere il secondogenito che porta in grembo. Festeggia la riconferma della maglia da titolare con un sigaro cubano che vale più della sua squadra “CHE” GUEPARA

Fillia: pronti e via, arringa la folla con un sermone che mette al bando la birra e le bevande alcoliche, concluso con una sgolata da 66cl di Moretti tutta d’un fiato. Si aggira praticamente tutto il giorno con una caraffa d’acqua sorgiva ma a tavola si lascia ammaliare dalle proposte del suo bomber tascabile e tanti saluti alla sobrietà. Ma alla fine di tutto chissenefotte: L’IMPORTANTE E’ SBORRARE

Lagrasta: poteva essere una bella giornata di festa per lui se non fosse stato per una parentesi di un quarto d’ora dove chiunque si sente libero di insultarlo gratuitamente. Per sua fortuna Michele ha già troppo da fare ad insultare Glauco e Antonio, così se la cava solo con qualche menzione AMMACCATO

Fabbris: nonostante sia tornato a casa alle 5 di mattina ubriaco marcio, è il primo a presentarsi al ritrovo puntuale come mai prima. Si presenta fresco e voglioso come se dovesse pestarsi a sangue con tutto il Saturnio Moncalieri. Mette a tavola tutta la sua esperienza e nonostante gli ettolitri di alcool ingurgitati risulta essere uno dei più sobri PROFESSIONISTA

Cammalleri: visibilmente provato dagli inizi della preparazione fisica e voglioso di riscattarsi nella prossima stagione si comporta come un atleta modello: mangia poco, beve ancora meno. Tutto sembra filare liscio fino a quando non si lancia nella promessa di fare 20gol e riceve solo insulti CALIMERO

Sardelli: arriva direttamente dal concerto di Marco Carta a Barolo dopo aver circumnavigato per 13 volte il comune di Coazze in evidente crisi mistica. Dopo aver dormito per quasi tutta la grigliata abbracciato alle sue bottiglie di birra artigianale tenta di entrare nel vivo della festa, ricevendo solamente dei gavettoni ghiacciati da Nadia ECTOPLASMA

Rossi: torna prepotentemente nel gruppo nell’occasione a lui più congeniale: la grigliata di squadra. Lui sa che mischiare birra e vino fa male e allora amalgama tutto con mezzo litro di grappa tracannata alla goccia. Barricato dietro ai suoi inseparabili occhiali da sole si distacca dalla realtà a metà giornata candidandosi al ruolo di protagonista del sequel di Trainspotting. Nessuno sa esprimersi su cosa sia peggio tra la sua capigliatura o la sua cirrosi epatica SHAKERATO

Lyons: il secondo figliol prodigo di giornata torna in gruppo (anche se solo per un giorno) con l’unica missione di restituire il borsone a Michele. Il fatto che si sia dimenticato il borsone lascia trasparire il suo stato di partenza che non può che peggiorare inesorabilmente con il passare delle ore. Nessuno lo ha visto mangiare, ma il bicchiere, quello era sempre in movimento. Dalle ore 14:00 in poi ha iniziato a esprimersi in soli grugniti. Secondo indiscrezioni pare sia stato fortemente voluto da Mattia come nebulizzatore di alcool da auto. ALCOOL MAGIQUE

Zarcone: è lui il terzo moschettiere dell’alcool con Mattia e Gabriel. Sfrutta la fabbricazione delle sigarette per temporeggiare l’assorbimento del mix birra/grappa. La tattica sembra funzionare in quanto a fine giornata è l’unico dei tre in grado di esprimersi nella propria lingua (anche se nessuno è in grado di comprenderlo). Funziona meno bene il tentativo di tener testa agli insulti di Michele che lo sotterra di imprecazioni con la modalità 3x2 PICCIOTTO

Bertello: bastano pochi minuti e il leitmotiv della giornata è il suo rapporto simbiotico con mister Fillia. Inseparabili per tutta la giornata, il bomber orange si erge a crociato alcolico per il suo mister e si affanna a combattare lo spettro della caraffa d’acqua. Il ritmo è di due bottiglie per lui e un bicchiere per il suo mister, ma non è dato sapersi se ha incamerato più alcool o più calci sui reni da Michele CROCEROSSINO

Peluso: questa grigliata rispecchia la sua stagione calcistica. La sua arma è l’agire nell’insospettabilità e così, celato dietro i suoi occhiali da sole di barcelloniana memoria, butta giù birra e carnazza come se fosse all’Oktoberfest. E’ sempre nel vivo della festa con una classe d’altri tempi e alla fine chiude con un rapporto dignità/ebbrezza da record per gli standard di giornata LORD MORETTI

Di Giacomo: anche lui si presenta barricato dietro agli occhialoni da sole, nemmeno si trovasse sulle spiaggie di Mykonos a spiare le maiale in topless. L’esperienza maturata in Erasmus tra le cervezerie di Siviglia lo spinge a non esagerare con i sollevamenti di bicchieri, viste anche le condizioni dei suoi compagni di macchinata. GUARDINGO

Brossa: arriva a grigliata già inoltrata per adempiere ai suoi doveri di neo padre. Il figlioletto, come giusto che sia, risulta un freno per lui che non riesce ad elargire la solita razione di ignoranza che lo contraddistingue in campo. Ma siamo sicuri che la presenza del suo primogenito abbia turbato più capitan Di Viesto. CAPOFAMIGLIA

 
 
 

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